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ichele Trecca (Foggia, 1954) ha insegnato italiano e storia negli istituti tecnici. Dal 1984 svolge attività di critica letteraria. In questo ambito ha pubblicato due libri di scarsissima circolazione, Parola d’autore (Argo, 1995) e L’albergo delle storie (Palomar, 2004). Tutti gli articoli di questo blog sono stati pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari, L’Attacco di Foggia e Via Po, supplemento culturale di Conquiste del Lavoro.

Ha collaborato con il canale d’arte di Rai Sat e la facoltà di lettere dell’università di Foggia. È stato promotore e organizzatore di varie iniziative culturali, fra cui i seminari di fine millennio Latitudine 2000 per l’amministrazione provinciale di Foggia, il convegno nazionale Le tribù dei blog (Foggia, 2006) e Suds, prima fiera dell’editoria meridionale di qualità (Foggia, 2007).

Ha creato e diretto le pubblicazioni BooksBrothers, con l’editore Besa di Lecce; zerozerosud, per il settimanale Protagonisiti di Foggia, e la collana cromosoma y della casa editrice Palomar di Bari. Per la Biblioteca provinciale di Foggia ha ideato e curato il premio letterario Libri a trazione anteriore (2006-2009).

È stato maestro e battitore d’asta nei film di Giovanni Albanese A.A.A. Achille (2001), di cui ha anche scritto, e Senza arte né parte (2011). Con Enrico Fraccacreta ed Enzo Verrengia per la Fondazione Chirò di San Severo, nel 2006 ha scritto Geografia della memoria sulla vita e l’opera di Andrea Pazienza prima dei suoi anni a Bologna.

Nel 2007 con Giovanna Draicchio ha aperto a Foggia la libreria Ubik. Per quindici anni ne è stato anche direttore artistico. Nel 2015 ha fondato e quindi diretto l’associazione di volontariato culturale Leggo QuINDI Sono. Nel 2022 ha lasciato libreria e associazione.

Negli ultimi anni ha stampato a propria cura alcuni volumetti in edizione fuori commercio e li ha distribuiti a un po’ di amici.

Un giorno al ginnasio ha tradotto dal greco una frase che nessuno capiva: Non è impossibile ciò che è stato fatto. Dice sempre: Non conta cosa un autore racconta ma come lo fa. Dice anche: Non conta come una storia finisce ma dove finisci tu dopo averla letta. Non ha imparato a firmare in modo decente e neppure a stringere la mano con fermezza. Ha provato a fare tante cose ma di tutte ha imparato solo un po’, poi le ha lasciate perdere.

Via via che passa il tempo quando legge un libro che gli piace si emoziona sempre di più. Però è una persona onesta. Vuole bene a tutti quelli che gli vogliono bene, e anche agli altri. Ultimamente gli dicono sempre più spesso che somiglia spiccicato a suo padre: lui sa che non è così ma gli piace sentirlo. Infine, è Gemelli.

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ichele Trecca (Foggia, 1954) ha insegnato italiano e storia negli istituti tecnici, per La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari dal 1984 ha fatto interviste letterarie e scritto recensioni, delle une e delle altre alcune sono raccolte in due libri di scarsissima circolazione, Parola d’autore (Argo, 1995) e L’albergo delle storie (Palomar, 2004). Ora scrive per il quotidiano L’Attacco di Foggia e Via Po, supplemento culturale di Conquiste del lavoro.

Ha collaborato con il canale d’arte di Rai Sat e la facoltà di lettere dell’università di Foggia. È stato promotore e organizzatore di varie iniziative culturali, fra cui i seminari di fine millennio Latitudine 2000 per l’amministrazione provinciale di Foggia, il convegno nazionale Le tribù dei blog (Foggia, 2006) e Suds, prima fiera dell’editoria meridionale di qualità (Foggia, 2007). Ha creato e diretto le pubblicazioni BooksBrothers, con l’editore Besa di Lecce; zerozerosud, per il settimanale Protagonisiti di Foggia, e la collana cromosoma y della casa editrice Palomar di Bari. Per la Biblioteca provinciale di Foggia ha ideato e curato il premio letterario Libri a trazione anteriore (2006-2009).

È stato maestro e battitore d’asta nei film di Giovanni Albanese A.A.A. Achille (2001), di cui ha anche scritto, e Senza arte né

parte (2011). Con Enrico Fraccacreta ed Enzo Verrengia per la Fondazione Chirò di San Severo, nel 2006 ha scritto Geografia della memoria sulla vita e l’opera di Andrea Pazienza prima dei suoi anni a Bologna.

Nel 2007 con Giovanna Draicchio ha aperto a Foggia la libreria Ubik. Per quindici anni ne è stato anche direttore artistico. Nel 2015 ha fondato e quindi diretto l’associazione di volontariato culturale Leggo QuINDI Sono. Nel 2022 ha lasciato libreria e associazione.

Negli ultimi anni ha stampato a propria cura alcuni volumetti in edizione fuori commercio e li ha distribuiti a un po’ di amici.

Un giorno al ginnasio ha tradotto dal greco una frase che nessuno capiva: Non è impossibile ciò che è stato fatto. Dice sempre: Non conta cosa un autore racconta ma come lo fa. Dice anche: Non conta come una storia finisce ma dove finisci tu dopo averla letta. Non ha imparato a firmare in modo decente e neppure a stringere la mano con fermezza. Ha provato a fare tante cose come ma di tutte ha imparato solo un po’, poi le ha lasciate perdere. Via via che passa il tempo quando legge un libro che gli piace si emoziona sempre di più. Però è una persona onesta. Vuole bene a tutti quelli che gli vogliono bene, e anche agli altri. Ultimamente gli dicono sempre più spesso che somiglia spiccicato a suo padre: lui sa che non è così ma gli piace sentirlo. Infine, è Gemelli.