Michele Trecca2023-07-18T16:40:31+02:00

Everybody needs some book to love

Lorenzo Marone,
Un ragazzo normale

Tutti i ragazzini sognano (di essere) un eroe. A qualche fortunato capita che il proprio eroe abiti nello stesso palazzo, nella scala di fronte. È il caso di Mimì, dodici anni, occhiali, parlantina da sapientone e la fissa per i fumetti, gli astronauti e Karatè Kid. L’eroe di Mimì si chiama Giancarlo Siani, proprio lui: il giornalista del Mattino ucciso a ventisei anni dalla camorra il 23 settembre 1985. […]

Burhan Sönmez,
Istanbul Istanbul

«In realtà è una storia lunga, ma sarò breve.» Istanbul Istanbul di Burhan Sönmez comincia così, con queste parole di Demirtay lo Studente. Istanbul Istanbul è una lotta con il tempo. […]

Alessandro Piperno,
Il manifesto del libero lettore

Un romanzo conta quando è più della storia che racconta. Del giochino di parole ci assumiamo la responsabilità, ma l’affermazione nella sua sostanza (che peraltro condividiamo in pieno) è di Alessandro Piperno. La trovate a pagina trentasette, nell’introduzione del suo nuovo libro, Il manifesto del libero lettore. Dice l’autore, che argomenta facendo (anche) riferimento ad alcuni capolavori cinematografici: «I grandi film sono quelli che abbiamo voglia di rivedere… ciò che li distingue è che il loro fascino non si esaurisce nell’intreccio, benedetti come sono dal genio della regia… La loro forza non ha niente a che fare con la storia [...]

Andrea Piva,
L’animale notturno

Poco conta che sia autobiografica (come lasciano intendere certi incroci fra dati personali dell’autore e riferimenti narrativi) o d’invenzione (come avverte la nota iniziale) ma in ognuna delle oltre trecento pagine de L’animale notturno di Andrea Piva c’è vita e anche tanta: quella smodata dell’eccesso, della trasgressione, della droga, del sesso, del gioco d’azzardo. C’è, insomma, senza soluzione di continuità, la forza straripante e catalizzatrice d’emozioni dell’eroe maledetto, grande e onesto nella sua sfida nichilista e rovinosa all’ipocrisia e all’opportunismo della quotidianità borghese. Senza andare lontano: c’è Bukowski e c’è Welsh. E c’è Roma, sia nell’imperiosa e decadente bellezza degli [...]

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