Everybody needs some book to love
Marco e Marcantonio
Tanti anni fa. Più o meno venti. Un’altra vita. Era il tempo delle scorribande culturali con il vessillo Books Brothers, ovvero una ciurma avventurosa di amici sempre pronti a inventarsi e creare occasioni di incontro… fra loro, prima ancora che con l’ospite di turno. […]
Tommaso Fiore,
il realismo dell’utopia
Altamura, provincia di Federico II, è un cantiere. Trasuda laboriosità. Ovunque ti giri ne cogli i segni. Non solo palazzi in costruzione o impacchettati per ristrutturazione ma stradine sventrate con nelle viscere condutture nuove e tanto e tanto altro ancora. Una qualità dell’aria. […]
Per una letteratura
meridionale
a trazione anteriore
Do the clouds belong to the Earth? (Appartengono le nuvole alla Terra?) manifesto per una letteratura meridionale a trazione anteriore […]
Don Winslow,
Città di sogni
Si sente spesso nelle telecronache delle partite di calcio: Ma cos’ha fatto… segue nome campione di turno. Beh, questa volta lo diciamo noi: Ma cos’ha fatto Don Winslow prima con Città in fiamme ed ora con Città di sogni! Anzi, cos’ha rifatto… […]
Ai Weiwei,
Mille anni di gioie e dolori
– parte prima
È stata solo un’illusione ottica. La stella della rivoluzione cinese ha smesso di brillare prima ancora di accendersi. Yan’an, 1942. Intellettuali e potere. È scontro. Prima sotto traccia, anestetizzato da foto di rito e sorrisi ipocriti. Poi frontale. Cruento. Una storia già vista. Una storia sbagliata. La storia di sempre. […]
Ai Weiwei,
Mille anni di gioie e dolori
– parte seconda
Mille anni di gioie e dolori da pagina 136 in poi è un romanzo di formazione, tipo Ritratto dell’artista da giovane (1917), ma in prima persona, senza alter ego. E sia chiaro: l’accostamento non è profanazione. Joyce – siamo sicuri – apprezzerà quest’insolito asse fra Dublino e Pechino. Altrettanto Weiwei, perché la rivoluzione linguistica dell’Ulisse (1922) è pari a quella della celebre Fontana (Urinoir, 1917) e delle altre opere ready-made (riciclaggio artistico di oggetti di uso comune) del suo adorato Duchamp. […]