Everybody needs some book to love

Vasilij Grossman,
Stalingrado
Stalingrado di Vasilij Grossman è senza dubbio un capolavoro. Per varie ragioni. Prima di tutto la sua monumentalità storica. Stalingrado è la verità profonda (quella umana dei sentimenti) di una pagina fondamentale del nostro passato prossimo: la battaglia che dall’estate del 1942 oppose in quella città (oggi Volgograd) l’esercito tedesco a quello sovietico e rovesciò le sorti della guerra avviando la fine della potenza nazista. […]
Javier Marías,
Tomás Nevinson
«Il solo passo che costa è il primo.» Gli altri sono obbligati. Nell’inizio è il nostro destino. Vale anche per un romanzo. Marías, infatti, capitolo per capitolo svolge fino in fondo assunti e premesse mostrandone sviluppi e implicazioni in modo magistrale, con plastica e sontuosa evidenza. Tomás Nevinson (che dà il titolo al romanzo) è il marito di Berta Isla, protagonista del precedente e omonimo romanzo di Marías. Dunque, un dittico. […]
Michel Houellebecq,
Annientare
Leggere è vivere tante vite. Leggere Annientare di Michel Houellebecq è guardare in filigrana quella che abbiamo sotto gli occhi. Per esempio, come giudicare un atto terroristico che, senza toccare le persone, con mirabile perizia colpisce ciò che ti è intollerabile? Resta ferma la condanna, oppure, in filigrana… […]
Mario Desiati,
Spatriati
Ne La grande cecità Amitav Gosh cita queste righe di Heidegger: «Nell’angoscia, noi diciamo, uno è spaesato. Ma dinanzi a che cosa v’è lo spaesamento e cosa vuol dire quell’uno? Non possiamo dire dinanzi a che cosa uno è spaesato, perché lo è nell’insieme». Mario Desiati ha intitolato il suo nuovo romanzo Spatriati, che è accrescitivo di spaesato e nella lingua di Martina Franca, sua città natale in Valle d’Itria, significa: «Ramingo, senza meta, interrotto, detto del sonno che si interrompe… Anche balordo, irrisolto, allontanato, sparpagliato, disperso, incerto…» […]
Elisa Ruotolo,
Quel luogo a me proibito
Scrivere è un corpo a corpo con se stessi. Si sente dire spesso. Bene. Quel luogo a me proibitodi Elisa Ruotolo è una riconquista del proprio corpo. Un tentativo, almeno. La storia è semplice. Potremmo dire, la storia di un amore. Ovviamente c’è tanto altro. Prima di tutto molta poesia, ovvero una qualità espressiva di tale raffinata precisione e densità introspettiva che è quasi una musica, di dolente ma caparbia e sensuale vitalità. […]
Mirko Sabatino,
La vita anteriore
Ci sono romanzi che raccontano vite e romanzi che raccontano destini, cioè storie incredibili che però hanno forza imperscrutabile di necessità, tipo certi classici ottocenteschi spesso nati come feuilleton o romanzi d’appendice pubblicati a puntate sui giornali. Nomi e titoli sono talmente grandi che per decenza è meglio tacere. […]