Michele Trecca2023-07-18T16:40:31+02:00

Everybody needs some book to love

Don Winslow,
Città in rovine

Prima Città in fiamme, poi Città di sogni. Ora Citta in rovine. Ultima batteria dei fuochi d’artificio della nuova trilogia. Pirotecnico. Uno spettacolo luminoso di intrecci e danze in cielo di geometrie e fantasmagorie di miti eterni. […]

Wim Wenders,
Perfect days

Le canzoni le conoscevo tutte. Sono state la colonna sonora della mia giovinezza. The dock of the bay forse il primo sbarco musicale oltreoceano. I libri no, gli autori sì; altri loro titoli, ma quelli no: né Le palme selvagge di Faulkner né Urla d’amore di Patricia Highsmith. Obbligatorio leggerli. […]

Paul Auster, Baumgartner

Della morte non sappiamo nulla. La scienza, ultima dea, si ferma all’orizzonte degli eventi. Le sue verità non vanno oltre il solito fermoimmagine sull’orlo del precipizio. Poi più nulla. Nessuno sa. Tutto è possibile. Nel dubbio, allora, come Paul Auster anche noi scegliamo di «credere al poeta». […]

Peter Handke,
Infelicità senza desideri

«Scrivo la storia di mia madre perché… vorrei fare di questa MORTE VOLONTARIA, un caso» (ndr: le parole in maiuscolo sono una scelta espressiva molto ricorrente nel testo). Non sappiamo cosa intendesse Peter Handke con «caso». Certamente con Infelicità senza desideri (traduzione di Bruna Bianchi) ha fatto quel che sua madre non è riuscita a fare in vita con se stessa: […]

Benjamín Labatut,
MANIAC

MANIAC – titolo del nuovo libro di Benjamín Labatut – è l’acronimo di Mathematical Analyzer, Numerical Integrator And Computer. Una macchina così Turing l’aveva sognata in un articolo del 1937: un calcolatore universale che potesse risolvere qualunque problema matematico gli venisse presentato in forma simbolica replicando su carta gli stati interni della mente. «Geniale ma incredibilmente astratto». […]

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