Michele Trecca2023-07-18T16:40:31+02:00

Everybody needs some book to love

Andrea Tarabbia,
Il continente bianco

Prima di tutto, la cosa più importante: Il Continente bianco si legge tutto d’un fiato, perché nell’abisso si sprofonda di botto, non un passo alla volta, e come Silvia, la protagonista, sprofonda nell’abisso anche chi legge il nuovo romanzo di Andrea Tarabbia. Il male e il suo fascino, infatti, ce lo siamo detti tante volte ma mai abbastanza, sono in ognuno di noi. Nessuno escluso. […]

S. A. Cosby,
Legittima vendetta

Anche quando non ce ne rendiamo conto, a fare la differenza e motivare la lettura è sempre il linguaggio, o voce – noi preferiamo dire così, ma siamo lì. Legittima vendetta di S.A. Cosby, appena pubblicato in Italia, traduzione di Giuseppe Manuel Brescia, è stato il thriller dell’anno 2021, secondo il Washington post. Della serie: apre un nuovo capitolo del crime americano e mostra al lettore con realismo la faccia brutale degli Stati Uniti di Trump […]

William Faulkner,
Non si fruga nella polvere

Se nel carattere è il destino di una persona, il senso di un romanzo è nella forma. A cominciare dalla punteggiatura, che profila la sintassi e della personalità di un testo è il tracciato, tipo quello che viene fuori da un elettrocardiogramma. William Faulkner, Non si fruga nella polvere, straripante, incontenibile. Periodi come fiumi in piena che travolgono d’impeto ogni convenzione. Due punti e subito a seguire di nuovo due punti, parentesi nelle parentesi, virgole saltate di slancio, trattini a manciate, similitudini riacciuffate e saldate dopo dieci righe… […]

La camicia di Pasolini
– parte prima

La morte – ha detto e scritto Pier Paolo Pasolini – è come il montaggio: dà senso alla vita. Ciò che fino a quel momento è «sospeso e pertanto ambiguo» con la morte acquista un senso. […]

La camicia di Pasolini
– parte seconda

È sempre questa fame di realtà che spinge il regista alla novità rivoluzionaria di scegliere i propri attori “dalla strada” come nel caso dello stesso Ettore Garofalo (protagonista di Mamma Roma) oltre che dei più noti Franco Citti (Accattone) e Ninetto Davoli (Uccellacci uccellini, 1965): «…amo fare film con attori non professionisti, cioè con facce, personaggi, caratteri che sono nella realtà… Non scelgo mai un attore per la sua bravura di attore, cioè non lo scelgo mai perché finga di essere qualcos’altro da quello che egli è, ma lo scelgo proprio per quello che egli è». […]

Carlo Rovelli,
Buchi bianchi

Carlo Rovelli, Buchi bianchi, pagine 37 e 38, spettacolare fusione nucleare fra due atomi di genialità: l’uno di Albrecht Dürer, maestro rinascimentale della prospettiva, l’altro di David Finkelstein, scienziato di cultura vastissima, con interessi che spaziavano fra politica, arte, musica e scienza. […]

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