Michele Trecca2023-07-18T16:40:31+02:00

Everybody needs some book to love

Antonella Lattanzi,
Questo giorno che incombe

Giardino di Roma, quartiere Malafede, fra l’Eur e Ostia. Anzi, no: Overlook hotel, Montagne Rocciose, Colorado. L’accostamento con Shining è d’obbligo. Lo avalla la stessa autrice con una citazione nell’esergo del suo nuovo romanzo. Un bell’azzardo. Da brividi. Rilanciato dall’editore in quarta di copertina con una chiamata di correo anche a Kafka, Polanski e Dostoevskij […]

Nicola Lagioia,
La città dei vivi

Come un esercito fantasma, assedia la nostra civiltà un vuoto sempre più grande. In questo vuoto c’è di tutto: ai due estremi, povertà materiale e povertà morale. Quando esse confliggono accadono tragedie. […]

Enzo Gianmaria Napolillo,
Carlo è uscito da solo

Un silenzio non vale l’altro. C’è il silenzio dell’ascolto che fortifica l’amore ma c’è anche quello della paura e della fuga che invece lo avvelena, e se ti ingarbugli in questo non è semplice venirne fuori. Facile dire: basta volerlo, ogni equilibrio è mutevole. Ma quando, come, cosa può trasformare comportamenti consolidati? […]

Burhan Sönmez,
Labirinto

Grande letteratura secondo noi è quella che riesce a dare immediata evidenza a metafore ardite facendo di situazioni estreme proficue occasioni di riflessione sulla condizione umana. Labirinto di Burhan Sönmez (traduzione di Nicola Verderame) è un romanzo così. […]

Kent Haruf,
La strada di casa

Un romanzo è una voce è una voce è una voce. Kent Haruf, La strada di casa, pag. 56: «Per un po’ fu entusiasmante. Al campus in quel periodo si respirava un’aria di consapevolezza e determinazione, e al giornale ci illudevamo di farne parte e di parlare con la voce del popolo, anche se il popolo ancora non lo sapeva o non ci aveva chiesto di farlo». […]

Loreta Minutilli,
Elena di Sparta

Che fatica essere donna, che impresa. Elena di Sparta di Loreta Minutilli entra con grande maestria nel vivo di questa storica difficoltà. Sì, Elena di Sparta è proprio lei […]

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